Nuove conferme dall’Università Sapienza di Roma sull’integratore studiato per gestire gli effetti collaterali delle chemioterapie e sostenere il paziente oncologico.
Affrontare le cure oncologiche è sempre qualcosa di difficile. Alle preoccupazioni per la propria salute si aggiungono tutti i problemi legati agli effetti collaterali delle cure: inappetenza, stanchezza, nausea, debolezza generale, etc..
E’ importante cercare di integrare le cure con qualcosa che aiuti a prevenire questi effetti collaterali e che sostenga il paziente. L’alimentazione è sicuramente fondamentale, sopratutto per la prevenzione, ma quando si è debilitati dalle cure spesso non si ha nemmeno la forza di mangiare.
Esistono allora diversi integratori, alcuni molto noti come ad esempio gli integratori salini, altri mirati e studiati proprio per i pazienti oncologici.
Synchro Levels: l’integratore che aiuta a contrastare gli effetti collaterali delle cure oncologiche
Oggi vogliamo raccontare il caso di Synchro Levels, un integratore già in commercio che ha dimostrato di essere quasi imbattibile nel contrastare gli effetti collaterali delle cure e migliorare il performance status, o benessere generale, dei pazienti.
La sua efficacia è così importante che ha motivato alcuni medici dell’IRCCS Humanitas di Milano ad avviare uno studio clinico proprio su Synchro Levels. Precedentemente già altri due studi scientifici (pubblicati su Future oncology e su Hepatology Research) avevano segnalato l’efficacia di questo integratore in associazione alle terapie standard.
Lo studio universitario: la sinergia che aumenta la sopravvivenza dopo un anno al 75%
Recentemente il prof. Verna dell’Università Sapienza di Roma ha pubblicato uno studio pilota dove si sono studiati 24 pazienti con tumore al colon in stadio molto avanzato le cui aspettative di vita, pertanto, erano molto basse: 12 sono stati trattati con il farmaco standard, Regorafenib, gli altri 12 sono stati trattati con Regorafenib associato a Synchro Levels.
I risultati sono stati straordinari dopo 12 mesi nel gruppo in cura con Regorafenib la sopravvivenza e stata solo del 33% mentre nel gruppo dei pazienti che prendevano Synchro Levels dopo 12 mesi erano il tasso di sopravvivenza è stato addirittura del 75%. Non solo, durante tutti i 12 mesi dello studio i pazienti che integravano le cure con Synchro Levels hanno registrato un netto miglioramento della qualità della vita ed una miglior tolleranza alle terapie e ai loro effetti collaterali.
Confrontarsi sempre con il medico. Se serve scriveteci
Ricordiamo comunque che questi nostri articoli non si sostituiscono minimamente al parere del medico. E’ tuttavia nostro dovere dare notizia su ciò che può concretamente aiutare i pazienti ed è vagliato dal controllo scientifico degli esperti.
Chiunque volesse avere maggiori informazioni può scriverci all’indirizzo :
info@oncolife.it
Sarà nostra premura girare le vostre mail al gruppo di medici e ricercatori che fa capo all’Università Sapienza di Roma www.sbglab.org